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Diario

Lettera agli esperti: paura di cadere.

Intervista ad una Psicologa dello Sport

crepe sul ghiaccio

Il ruolo dello Psicologo dello Sport nell’affrontare le nostre paure.

 

In questa lettera agli esperti definiremo la figura dello Psicologo dello Sport, e come può aiutarci nell’affrontare un ostacolo davvero comune per i pattinatori: la paura di cadere.

Scambio di penna con  Silvia Ferri, 08/11/2022

Ciao Silvia! Tu sei una psicologa dello sport… è corretto il termine? Ci racconti di cosa ti occupi e qual è stato il tuo percorso formativo, anche in relazione al mondo del pattinaggio su ghiaccio?

Ciao Pietro, che piacere risentirti! Sì corretto, sono una Psicologa dello Sport. Mi occupo di preparazione mentale, quindi lavoro con atleti, allenatori, genitori, squadre e tutte le persone che aiutano l’atleta nel proprio percorso sportivo. Lo Psicologo dello Sport è un professionista Laureato 5 anni in Psicologia, con successivo tirocinio abilitante di un anno ed esame di stato, e che ha svolto un Master in Psicologia dello Sport. Questo è il percorso formativo dello Psicologo sportivo. Io stessa arrivo dal mondo dello sport in quanto ex atleta agonista di pattinaggio su ghiaccio e successivamente allenatrice Federale Fisg di 1° Livello. Ho allenato per 7 anni in diverse società sportive nel Padovano e poi nel Milanese durante la mia formazione universitaria. Ho iniziato poi a collaborare con lo studio Mind Room in Lombardia che si occupa di Psicologia dello Sport prendendo la decisione di lasciare la strada di allenatrice per posizionarmi a bordo pista/campo come Preparatore MentaleMi occupo di motivazione, obiettivi, miglioramento della performance sportiva, gestione emotiva, recupero post infortunio, comunicazione e tanto altro.

 

Spesso si ha l’idea che lo psicologo dello sport sia “per pochi”, magari per gli sportivi di massimo livello o professionisti. Sarebbe utile un contributo psicologico anche nello sport amatoriale?

Sì, molto spesso si pensa che lo Psicologo dello Sport sia solo per l’alto livello o per situazioni problematiche, ma non è così. E’ bene precisare che iniziando a fare un lavoro di preparazione mentale anche sugli atleti più giovani, si lavora sulla prevenzione di quelle che poi potrebbero esser problematiche future. Per quanto riguarda invece lo sport amatoriale, sicuramente ci sono tantissime tecniche che possono esser utili a tutti gli sportivi, ad esempio il riconoscimento e la gestione delle proprie emozioni (come rabbia, paura, tristezza ecc): sono utili sia nella vita sportiva che nella vita quotidiana. Molto spesso ci sono tecniche utilizzate in ambito sportivo che sono trasversali per la quotidianità, quindi aiutano la persona a superare situazioni anche in ambiti diversi. Quando mi chiedono se lo Psicologo dello Sport è solo per l’alto livello rispondo: “perché? tutti gli altri sportivi non provano ansia?”

 

Da un sondaggio sul nostro gruppo Telegram è emerso che per i pattinatori un grande limite psicologico sta nella paura di cadere. Ci puoi aiutare a capire meglio cos’è la paura e perché ci influenza così tanto? L’ambiente quanto conta in tutto ciò?

“Paura di cadere” “paura di sbagliare”, molte volte ho sentito dire questa frase, da atleta, da allenatrice… e anche da psicologa! Intanto è giusto fare una distinzione tra paura e ansia: la paura si attiva nel momento in cui vi è un pericolo/minaccia reale, l’ansia invece può esser legata anche a qualcosa di percepito, una minaccia spesso vaga e mal definita. Quindi prima di tutto bisogna chiedersi se si tratta di paura o di ansia: la consapevolezza è il primo step del percorso! L’ambiente e il contesto sicuramente possono influire sulla prestazione sportiva, proprio perché, come accennavo precedentemente, si tratta di una paura. È giusto sempre arrivare a una certa consapevolezza per poi capire quanto può esser vincolante la situazione e nel caso rivolgersi a professionisti sportivi per superarla.

 

Quali possono essere dei piccoli esercizi/accorgimenti che possiamo fare per sentirci più sicuri?

La sicurezza si acquisisce attraverso l’autostima e l’autoefficacia: più io ho una buona considerazione di me stesso e più sarò sicuro. L’argomento è molto ampio e ci sono sicuramente diverse tecniche da poter utilizzare in base alla persona e all’esigenza, ma un buon consiglio può esser quello di segnarsi su un foglio i propri punti di forza come atleta! Questo aspetto non è da sottovalutare: spesso si pensa a quello che bisogna migliorare, poiché sport come il pattinaggio su ghiaccio richiedono allenamento e ricerca della perfezione del gesto tecnico. Questo aspetto però fa spostare l’attenzione da quelli che sono invece i nostri punti di forza.

 

Grazie Silvia per il tuo prezioso contributo. Come possiamo fare per contattarti o richiedere una consulenza?

Certo, volentieri! Io lavoro principalmente a Verona, Padova e Milano ma con la modalità online è possibile lavorare anche a distanza. Mi potete contattare all’email ferrisilvia0@gmail.com o al 349-5947489. Grazie per la bella occasione e speriamo di vederci presto dal vivo!

 

 

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