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Diario

Lettera agli esperti: ghiaccio e inline possono coesistere?

Seconda parte

Antonio panfili interpreta il Don Chisciotte

Tutto quello che volevi sapere sul pattinaggio inline raccontato dai massimi livelli… di entrambe le discipline.

 

In questa seconda lettera agli esperti capiremo se abbinare il pattinaggio su ghiaccio all’inline aiuta a migliorare. Vedremo anche come approcciarsi e le cose da evitare!

Scambio di penna con  Antonio e Roberta Panfili, 19/08/2022

Dopo una carriera brillante nel singolo su ghiaccio, Antonio e Roberta decidono di proseguire la loro attività avventurandosi nel mondo del pattinaggio inline, raggiungendo i massimi livelli mondiali. Sia come atleti che come allenatori diventano un vero e proprio punto di riferimento nazionale ed internazionale dell’artistico su tre ruote.

Antonio e Roberta che bello sentirvi di nuovo! Dalla vostra esperienza come vedete l’abbinamento “ghiaccio in inverno e inline d’estate”? Ci sono differenze di cui tener conto tra novizi o atleti esperti? Inline e ghiaccio possono essere certamente due sport complementari sia sotto un profilo tecnico che di mantenimento della preparazione. Grazie alla nostra esperienza nei due sport abbiamo potuto notare che: il ghiaccio aiuta chi pattina inline a prendere maggior confidenza con gli elementi (si consideri appunto che la curva di apprendimento sul ghiaccio risulta più veloce per tre motivazioni: il peso inferiore del pattino, la presenza di un minor attrito e la minor paura che suscitano le cadute) e a migliorare la scorrevolezza e il molleggio nella pattinata; di contro l’inline aiuta ad aumentare l’altezza degli elementi di salto (il pattino pesa molto di più) e ad esercitare maggior pressione sui fili. Per quanto ci riguarda sproniamo sempre i nostri atleti a fare anche ghiaccio soprattutto quando vicino a casa aprono le piste di ghiaccio stagionali. Abbiamo anche lavorato con più di un atleta agonista di ghiaccio che si è cimentato sugli inline, soprattutto durante il periodo primaverile/estivo o in sostituzione al ghiaccio nel corso della settimana, ottenendo ottimi risultati.
Sicuramente i due sport possono essere portati avanti entrambi. All’inizio c’è sempre bisogno di qualche minuto o giorno per abituarsi a livello di equilibrio e baricentro ma non vanno assolutamente ad influire negativamente l’uno sull’altro. Ne sono un esempio i nostri atleti che, durante il periodo invernale, passano, nel corso della stessa giornata, dal ghiaccio alle rotelle e viceversa. Il consiglio che ci sentiamo di dare è quello di valutare ciò che si intende intraprendere. Se si vuole tenere l’inline come alternativa estiva al ghiaccio in mancanza di palazzetti aperti allora si può pensare a non praticare per molto tempo l’inline e “tirare fuori i pattini” solo in estate. Se invece l’obiettivo è quello di intraprendere anche una carriera agonistica sugli inline allora è consigliabile passare da un pattino all’altro più frequentemente.

 

Per quanto riguarda i pattinatori adulti, c’è qualche consiglio o suggerimento particolare che suggerite? Consigliamo indubbiamente agli adulti che amano il pattinaggio di praticare l’inline. Per chi è alle prime armi con il pattinaggio l’accorgimento che ci sentiamo di dare è quello di cominciare a prendere confidenza con le ruote attraverso dei pattini roller normali (i classici pattini “fitness”) in quanto presentano la possibilità di una maggior stabilità sia anteriore che posteriore, un baricentro più basso e più simile a quello del pattinaggio sul ghiaccio e perché riescono a sostenere bene la caviglia. Come allenatori proponiamo il passaggio ai pattini da artistico veri e propri quando l’atleta riesce ad eseguire con sicurezza tutti gli esercizi base di equilibrio e il salto del tre.

 

Riguardo agli stivaletti: meglio tenerne un unico paio e cambiare di volta in volta fra lama e piastra, oppure è preferibile avere un paio completo per ogni disciplina? Gli stivaletti che vengono utilizzati nel pattinaggio artistico inline sono i medesimi del ghiaccio. Ad esempio l’azienda Edea ha aperto la sezione artistico inline nel proprio sito web in cui consiglia gli stessi stivaletti utilizzati per il pattinaggio di figura. Ciò è dovuto al fatto che questi ultimi sono pensati per il sostegno di una caviglia che si muove lateralmente perché l’appoggio del piede è su un filo, differentemente gli stivaletti per il pattinaggio artistico a rotelle tradizionale (i cosiddetti “quad”) sono meno rigidi perché pensati per un piede che poggia di pianta sulla piastra.

Sicuramente quindi si può riutilizzare un vecchio paio di pattini da ghiaccio per montare la piastra da inline. Quello che invece non è possibile fare è un continuo “attacca e stacca” della lama e della piastra in quanto comunque lo stivaletto va forato sulla suola e non sono possibili infinite forature. Se quindi un atleta vuole seguire entrambe le discipline è consigliabile che possegga due paia di pattini differenti.

Le cadute sono all’ordine del giorno per tutti i pattinatori: su ghiaccio l’impatto viene dissipato in parte con lo scivolamento, ma per il pattinaggio inline? Meglio utilizzare protezioni? È importante che ogni atleta durante l’allenamento sia sereno e si senta sicuro. L’inline, come il ghiaccio, non necessita di protezioni ma ognuno è libero di utilizzarle per sentirsi tranquillo. Le protezioni più utilizzate sono i pantaloncini imbottiti, le polsiere e le ginocchiere. In entrambe le discipline l’allenarsi a cadere è una parte fondamentale del percorso di un pattinatore di qualsiasi livello, e non deve mai mancare!

 

Grazie Antonio e Roberta! In queste due “lettere” avete riassunto moltissime informazioni utili per tutti noi pattinatori! Per chi volesse venirvi a trovare o partecipare alle vostre attività, quali sono i vostri contatti? Grazie a te! Certamente invitiamo tutti i pattinatori (e non) a provare il pattinaggio inline. La nostra scuola è aperta: venite a trovarci!  

Pattinaggio Artistico Inline San Marco
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